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Ennio Floriani

Ennio Floriani è da due mesi il nuovo allenatore dell’US Borgo. Con questa intervista vogliamo presentarlo ai nostri lettori e ai tifosi della squadra giallorossa.

Ennio, prima di approdare al Borgo, qualisono state le tue precedenti esperienzenel mondo del calcio?

Come allenatore ho guidato Isera, Baone eRavinense. Ricordo con soddisfazione le tre vittorie in Prima Categoria ed il primo anno nel campionato di Promozione sulla panchina dell’Isera: siamo arrivati settimi e all’esordio è stato un bellissimo risultato. Sono stati comunque utili per la mia crescita professionale anche i momenti di difficoltà come, ad esempio, quelli vissuti nello scorso campionato.

Con quale spirito e con quali stimoli hai iniziato la nuova avventura alla guida della nostra squadra?

Innanzitutto lasciatemi dire, e non è piaggeria, che sono molto orgoglioso di essere stato chiamato da una società di riferimento per il calcio regionale qual è il Borgo. Ho accettato l’incarico con grande entusiasmo e grande voglia di fare, consapevole di essere alla guida di una “vettura” di potente cilindrata.

Quali sono le caratteristiche più significative nel “lavoro” che organizzi in campo, prima e durante le gare?

A me piace un calcio propositivo in cui la squadra, consapevole dei propri mezzi, cerchi di imporre sempre il proprio gioco. Un gioco votato all’attacco e non all’attesa passiva dell’avversario, chiunque esso sia.

Che idea ti sei fatto di questa piazza che da qualche anno sembra non riuscire a trovare una figura “stabile” alla guida della prima squadra?

Non sono a conoscenza delle situazioni pregresse e pertanto preferisco non pronunciarmi. Diciamo che mi auguro di poter diventare io questa figura “stabile”.

Cosa ne pensi del gruppo che ti hanno messo a disposizione?

I ragazzi sono dei bravi calciatori ed hanno reagito alla grande al cambio di allenatore. Ora è compito mio aiutarli a migliorarsi ulteriormente e compito loro trovare dentro se stessi la voglia di miglioramento. A loro ho detto: “I mediocri si accontentano, i forti no”. Loro sono forti, però dovranno dimostrarlo partita dopo partita, altrimenti rimarranno degli incompiuti.

Quali ti sono sembrati i punti di forza e quali i punti deboli del gruppo?

Punti di forza sono sicuramente la coesione e l’attaccamento alla maglia. Dei punti deboli ritengo sia meglio parlare solamente con i diretti interessati, nello spogliatoio.

Hai già individuato degli elementi guida, quelli che sono determinanti per una squadra?

Sono tutti determinanti, indistintamente. Io faccio affidamento su ciascun componente della rosa e ritengo che del gruppo faccia parte anche la nostra ottima squadra Juniores guidata da Mario Feller. Quindi ciascun elemento dovrà e potrà essere decisivo. Lo dico perché ne sono convinto, non per retorica.

Che obiettivi di squadra ti proponi?

Il Presidente, Giordano Capra, mi ha tolto ogni tipo di pressione e, con la chiarezza e schiettezza che lo contraddistinguono, mi ha semplicemente detto che se, a Pasqua, non saremo primi con almeno 6 punti di margine sulla seconda… non mangerò la colomba!!!.

Le tue favorite per la vittoria finale in campionato… Borgo a parte?

Il campionato è molto equilibrato e quindi tutto è possibile, sia in testa che in coda. Inoltre sappiamo che il girone di ritorno è un torneo a sé dove spesso sono stati sovvertiti i valori espressi nella prima fase.

Allora buon lavoro “Mister”, in bocca al lupo per questa nuova avventura e a te e ai tuoi “amori” che ti seguono sempre alcampo, tanti auguri di buon Natale!