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Andrea Nervo

Andrea Nervo, ventisette anni il prossimo 24 giugno, difensore centrale, gemello di Oscar e con lui a Borgo da una vita. Uomo vero, leale, pronto al sacrificio per i colori sociali, rappresenta ciò che i dirigenti del Borgo vorrebbero sempre trovare nei giocatori che, provenendo da altri comuni, vengono a vestire la casacca giallorossa. Pur molto attaccati a Pieve Tesino, i gemelli Nervo rappresentano l’orgoglio borghesano.

Andrea, sbaglio o hai festeggiato una ricorrenza di recente?
Sì è vero. Nella partita contro l’Anaune ho raggiunto le 200presenze con il Borgo.

Raccontaci il tuo orgoglio per aver giocato tante partite nel Borgo.
Sono estremamente orgoglioso diaver collezionato così tante presenze, soprattutto per il fatto che la grande maggioranzale ho giocate dall’inizio, come titolare.
Ciò significa che fin da quando sono arrivato, ormai 10 anni fa, i vari mister che si sono susseguiti hanno creduto nell’apporto che potevo dare alla squadra, e questo mi rende particolarmente felice. Permettimi di aggiungere, riprendendo quello che hai scritto nell’introduzione, che l’affetto per la società è reciproco. Gente come Giorgio,
Giordano, Armando, Gioacchino, Ugo (ma dimentico sicuramente qualcuno e m ne scuso) hanno fatto e fanno tuttora di tutto per mettere a proprio agio i giocatori, permettendoci di scendere in campo sereni e rendendo impossibile non affezionarsi a questa maglia; che per altro ha gli stessi colori di Pieve!

Ci racconti un aneddoto divertente e la tua più grande gioia sportiva durante i tuoi anni a Borgo?
Gli aneddoti più divertenti accadono per lo più nello spogliatoio e quindi non vanno spifferati in giro… Per quanto riguarda le soddisfazioni sportive ricordo con piacere la mia prima presenza da titolare a Borgo alla terza giornata contro il Mezzocorona. Diciamo che è stata la partita che mi ha permesso di farmi notare e di giocare un campionato esaltante, conclusosi con una salvezza raggiunta all’ultimo minuto di recupero dell’ultima giornata. Penso che meglio di così non sarebbe potuta andare quell’anno.

Com’è andata la tua stagione finora?
Direi bene. A livello personale sono abbastanza soddisfatto. Il massimo però per me è quando le partite finiscono con zero gol subiti, quindi quando tutta la linea difensiva fa bene, anche perché c’è “competizione” con gli attaccanti per quanto riguarda miglior attacco e miglior difesa.

Potete vincere il Campionato?

Be’, siamo in piena lotta, quindi dobbiamo crederci per forza. Dall’inizio del ritorno la classifica si sta un po’ delineando quindi penso che alla fine sarà una lotta tra noi, Villagarina e Dro. Speriamo sia l’anno buono perché dopo alcune stagioni difficili stiamo dimostrando di essere cresciuti tantissimo, mantenendo pressochè sempre la stessa squadra di ragazzi della zona. E sapendo quello che hanno investito e quanto tempo ci hanno messo altre società (mi viene in mente il Levico) per salire di categoria, la vittoria ci renderebbe ancora più orgogliosi.

(M.Z.)