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Giancarlo Marchi

L’intervista a Giancarlo Marchi, l’allenatore della squadra esordienti. Una vita passata sui campi da calcio, prima come giocatore e dal lontano 87 come allenatore. Ha guidato squadre in tutte le categorie dalla prima squadra ai pulcini .

Gian, presentati ai nostri lettori …….

Ho 51 anni e faccio parte di questa società dal 1976. Ho giocato nella prima squadra dai 17 ai 34 anni. Dai 27 ho svolto il doppio ruolo di giocatore e allenatore, poi solo quello di allenatore invertendo il normale percorso: dalla prima squadra alle giovanili.


Da giocatore, che tipo eri?

Di ruolo facevo la punta, ma in situazioni di emergenza ho giocato anche in altre posizioni. Ero un giocatore di carattere, forte nel gioco aereo ma consapevole dei miei limiti tecnici ai quali ho sempre cercato di supplire con l’impegno, la passione e la costanza negli allenamenti.

Se non sbaglio detieni anche un record nel Borgo ….

Sinceramente non so se sia un record, ad ogni modo è per me motivo di orgoglio aver segnato più di 100 goal nella prima squadra del Borgo

Perché fare l’allenatore?

Passare da giocatore ad allenatore è stata una cosa naturale vista la mia passione per il calcio.

Sei considerato dagli addetti ai lavori uno dei più bravi allenatori di giovanili ma come si fa ad esserlo?

Passione, serietà,dedizione,costanza,aggiornamento, esperienza

Nella gestione dei giocatori fino a dove arriva il ruolo dell’allenatore?

Diepnde dalla fascia di età dei giocatori. Con i più piccoli si tratta di una gestione quasi paterna, con i più grandi il rapporto diventa più professionale, fermo restando che a livello dilettantistico il rapporto umano è fondamentale.

Quale è stato l’allenatore che ti ha insegnato di più

Credo di aver imparato qualcosa da tutti, anche se per alcuni di loro nutro una stima particolare e un’amicizia che và al di là del calcio.

Il giocatore più bravo che hai mai allenato

Di bravi ne ho allenati tanti; non mi sento di indicarne uno in particolare.

Ti fa arrabbiare da morire cosa?

Chi si allena malvolentieri, pensando solo alla partita.

Parlaci del tuo gruppo che guidi  da 2 anni:

Potenzialmente potrebbe essere uno tra i più forti che io abbia mai allenato. Tutto dipende da loro!

Qual è la frase e l’insegnamento che ripeti più spesso ai tuoi ragazzi?

La Frase: “Podemo perdere solo se i altri è più forti, se no no avemo fatto tutto quel che podevino far
L’insegnamento: “Se deve sugar per la squadra

Prediligi maggiormente la parte tattica, tecnica, umana?

Il giusto mix è la ricetta migliore

In percentuale, importanza in allenamento di tattica, tecnica e preparazione atletica.

La percentuale varia a seconda della condizione della squadra e dal momento che sta attraversando.

Difesa a zona o a uomo?

La zona con i miei accorgimenti

Ti senti seguito in campo dalla squadra?

In linea di massima si.

Un pregio e un difetto della tua squadra

Un pregio è costituito dal buon livello tecnico e caratteriale, il difetto è che per alcuni ancora non è chiaro il concetto di squadra.

Un consiglio a un ragazzo con il sogno di diventare calciatore?

Si può essere calciatori e gustarsi questa passione anche senza giocare in serie A

Ed il tuo di sogno …

Che il Borgo giochi in Eccellenza con continuità con i giocatori usciti dal nostro vivaio.

Cosa manca alla società per fare il definitivo salto di qualità a livello giovanile?

La collaborazione delle società limitrofe.

Grazie Gian per la tua disponibilità.

(S.S.) Borgo Valsugana 01/03/20111