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Aldo Lorenzin

Aldo Lorenzin, allenatore della squadra Juniores dell’US Borgo in testa alla classifica prima della pausa invernale del campionato, ha alle spalle una lunga esperienza nel mondo del calcio.

Aldo, ci puoi riassumere il tuo ricco percorso tracciato prima in campo e segnato quindi da una lunga esperienza in panchina.

Ho giocato per quasi quindici anni in diverse categorie ed anche negli amatori vestendo la maglia di Tezze, Grigno, Scurelle, Monte Lefre. Attaccate le scarpe al chiodo ho frequentato il corso allenatori per squadre giovanili e quindi quello di base. Ho così iniziato ad allenare: prima occupandomi dei ragazzi del Monte Lefre, per un paio d’anni; poi approdando alla panchina della prima squadra che giocava allora in Prima categoria. Dopo alcuni anni sono approdato all’U.S. Borgo; nella società giallorossa, dal 2002, ho avuto la fortuna di allenare tutte le squadre del settore giovanile. Dal 2009, in particolare, sono il responsabile della squadra Juniores provinciale.

Ci puoi fare un bilancio di questa prima parte della stagione per la Juniores giallorossa?

E’ un bilancio senz’altro positivo, in particolare per quanto riguarda i risultati e la maturazione dei ragazzi, sia dal punto di vista tattico che, soprattutto, caratteriale. La squadra non molla mai e combatte fino all’ultimo minuto: lo dimostrano le diverse
vittorie ottenute nella ultime battute delle gare. Una grande soddisfazione è stato vincere il derby (col Telve, ndr) proprio in extremis. Quali sono le qualità e quali i limiti
del gruppo che alleni? La squadra si affida ad una difesa molto attenta (è la migliore del girone, ndr) e ad un centrocampo che dispone di molta aggressività, soprattutto nei
giocatori di maggior esperienza. Pecchiamo invece nel reparto offensivo, sia per il numero limitato di attaccanti a disposizione, sia per la giovane età di alcuni elementi che devono ancora crescere.

Quali sono le maggiori difficoltà di questa categoria?

Sono molteplici. Questa è una fase in cui i giocatori hanno molte aspettative personali: è infatti la categoria dove si decide il loro futuro calcistico. C’è poi la necessità di farli crescere in funzione delle esigenze, dei risultati e degli obblighi di età della prima squadra. Questo comporta anche il fatto che diventa fondamentale inserire gradualmente e far crescere nella squadra Juniores anche alcuni giocatori più giovani, che arrivano dalla categoria Allievi. E’ un ricambio fisiologico, utile e necessario.

Quali sono gli obiettivi e le ambizioni della tua squadra?

L’obiettivo primario è senza dubbio quello di far maturare i giovani al meglio delle loro possibilità. Il secondo posto raggiunto lo scorso anno poi ci stimola a cercare di migliorare: sarebbe una grande soddisfazione vincere questo campionato.

Qual è il segreto di una squadra che, nei due anni della tua gestione, viaggia costantemente ai vertici della classifica?

Punto molto su una buona preparazione fisica, anche in considerazione dell’esiguo numero di giocatori a disposizione negli allenamenti; poi insisto molto sul motivazioni, carattere e mentalità. Lavoro infine per instaurare con i giocatori un rapporto chiaro e sincero, basato sul reciproco rispetto. Per i risultati raccolti finora devo peraltro ringraziare Massimo Armelao che mi aiuta moltissimo, oltre ad alcuni genitori che seguono la squadra regolarmente e, non per ultimi, tutti i dirigenti del Borgo che si dedicano ai ragazzi con grande impegno. (S.B.)